Centenario dell’Azione Cattolica Diocesana
La grande sfida all’inizio di questo anno è quella di rimettere in moto l’entusiasmo e la passione per la vita associativa e comunitaria minata dalla pandemia . Questa sfida non è solo del centro diocesano , ma lo è per tutti noi , perché l’ac siamo tutti noi , insieme, parte di una grande famiglia .
In primo luogo, c’è da accompagnare e sostenere in sicurezza, un graduale ma deciso riavvio delle attività associative in presenza , si avverte profondamente questo desiderio in tutti noi e nelle nostre comunità e quindi và accompagnato con cura, con calma e senza strafare.
In secondo luogo, dobbiamo imparare a leggere i tanti aspetti della nostra vita sociale ed ecclesiale che sono cambiati o che stanno mutando in profondità e che chiedono di essere compresi , valutati, discussi e analizzati con cura e serietà.
Inoltre , bisogna ragionare sulle tante persone che non vengono più in associazione e su tutti quelli che l’ac può e deve incontrare o rincontrare . Abbiamo l’obbligo di recuperare tante relazioni che si sono perse in questi mesi , abbiamo l’obbligo di rincontrare tutti quei soci che per un motivo o un altro si sono allontanati dall’associazione. Recuperare relazioni, non numeri !
Questo, perché crediamo che l’ac sia un’esperienza di fede così bella che vada comunicata, condivisa e vissuta con tutti .
A breve ci sarà l’apertura del sinodo anche nella nostra diocesi ; come associazione tutta vogliamo metterci in cammino con la chiesa diocesana e dialogare sulla comunione , sulla partecipazione e sulla missione contribuendo a questo processo di rinnovamento che sta attraversando la chiesa. Non solo vogliamo servire le nostre comunità , ma vogliamo anche pensarle, amarle e sognarle insieme ; insieme ai nostri parroci assistenti , alle associazioni ,ai gruppi , ai movimenti e tutti fedeli delle nostre comunità territoriali.
In che modo affrontare questi grandi sfide ?
“Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi su di lui”, don Sebastiano ci ha introdotti durante la presentazione dei cammnini annuali al brano protagonista dell’attenzione unitaria di quest’anno , facendoci cogliere tante sfumature interessanti , una di queste sicuramente è l’atteggiamento da avere durante questo anno che è quello di aguzzare lo sguardo su Cristo salvatore del mondo , cercando in profondità cosa ci chiede e , di pari passo, imparare a posare lo sguardo sul mondo .
Lo sguardo amorevole nei confronti di Gesù di riflesso ci deve rimandare ad avere uno sguardo amorevole per il mondo , a partire da quello a noi più vicino, uno sguardo amorevole, soprattutto, sulle persone che ci circondano. La vera prova di amore è proprio con chi ci è più vicino .
Buon anno associativo e buon centenario a tutti !
Il Presidente
Michele Migliaccio